Alla presenza di un nutrito e attento pubblico, si è tenuto presso l'IIS Gagliardi - De Filippis - Prestia di Vibo Valentia il convegno “Ulivo e olio extravergine storia cultura e nutrizione” patrocinato dal Dipartimento Agraria dell’Università Mediterranea Reggio di Calabria, dal Club per l' UNESCO di Vibo Valentia, dal Wigwam Vibo Valentia Local Community - Italy, da MedExperience e dal CSV Calabria Centro.
L’incontro, moderato dalla docente dell'IIS “Gagliardi - De Filippis – Prestia”, Monica Fidotti, voluto in occasione della ricorrenza dell’iscrizione della Dieta Mediterranea nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco, ha sancito come le pratiche tradizionali, le conoscenze e le abilità che sono passate di generazione in generazione nei nostri territori, forniscano alle comunità un senso di appartenenza e continuità. La dieta Mediterranea rappresenta, infatti, uno stile di vita che comprende una serie di competenze, conoscenze, rituali, simboli e tradizioni e soprattutto la condivisione e il consumo di cibo, in luoghi del bacino Mediterraneo dove il mangiare insieme è la base dell’identità culturale e della continuità delle popolazioni residenti.
La dirigente Eleonora Rombolà, nei propri saluti di apertura dell’evento, ha evidenziato come studentesse e studenti dell’indirizzo ‘Enogastronomia ed ospitalità alberghiera’, siano costantemente chiamati a una preparazione teorica e pratica oltremodo solida sulla professione e come la scienza degli alimenti stia alla base delle loro conoscenze e competenze.
Lo stile di vita proprio delle aree mediterranee o simil tali costituisce il patrimonio genetico della nostra Calabria e Stefano Soriano, assessore alla Cultura, al Turismo, alle Attività Produttive e al Commercio del Comune di Vibo Valentia lo ha ricordato, esprimendo soddisfazione per la riscoperta della terra e dei suoi valori, a cui sempre più giovani stanno tornando.
Maria Loscrì, presidente del Club per l’UNESCO di Vibo Valentia e dell’APS MedExperience, nonché referente della Comunità locale di WigWam, evidenziando il senso ontologico dell’evento che si è collocato nel solco di una serie di manifestazioni organizzate sul tema della Dieta Mediterranea, Patrimonio Mondiale, ha posto l’accento sul valore che assumono le attività organizzate nelle scuole, che realizzano l’obiettivo cardine dell’UNESCO, di favorire condizioni di educazione e formazione eque, sostenibili, inclusive, anche facendo focus sulla conoscenza dei Patrimonio dei popoli.
La professoressa Anna Maria Cichello ha relazionato su ‘Le varietà autoctone per la valorizzazione delle produzioni locali’, presentando le caratteristiche botaniche della Olea europaea e la sua coltivazione in regione, ponendo l’attenzione sulla necessità di salvaguardia della biodiversità olivicola calabrese.
L'intervento del prof. Vincenzo Sicari, docente dell'università di Reggio Calabria ha riguardato le proprietà nutrizionali e salutistiche dell'olio extravergine di oliva, alimento utilizzato fin dall'antichità. La relazione ha messo in evidenza come il corretto processo produttivo, non esalta soltanto le caratteristiche organolettiche ma, preserva le proprietà nutrizionali e salutistiche dell'olio di oliva vergine prodotto.
Demetrio Fortugno, responsabile del Settore Ricerca e Terza Missione del Dipartimento Agraria dell’Università Mediterranea Reggio di Calabria, ha concluso conferendo su “Ulivo (S)cultura del patrimonio rurale”, esortando a una nuova narrazione del distretto cibo locale anche attraverso l’uso del food storytelling, che in una rinnovata attenzione alla sostenibilità sociale ed ambientale delle produzioni agroalimentari, indirizzi verso il ritorno a filiere localizzate e “ri-umanizzate”, dove è centrale la relazione tra cibo e luoghi di produzione.
Il successo riscosso dalla manifestazione ha stimolato le parti alla stesura di un protocollo di intesa, che porti alla realizzazione di iniziative rivolte agli studenti al fine di favorire ulteriormente la crescita del loro bagaglio tecnico professionale e scientifico.