Lunedì 15 gennaio 2023, alle ore 10:00, presso il Politecnico di Torino, Aula Denina, Dipartimento DISAT, di Torino si terrà il convegno finale di presentazione e diffusione dei risultati del progetto "A gnotobiotic-based approach to unravel the role of the plant microbiome and develop synthetic communities increasing plant growth and stress tolerance". Il prestigioso progetto, finanziato nell’ambito del bando PRIN 2017 (http://prin.miur.it/) è stato coordinato dal Prof. Leonardo Schena del Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria con la partecipazione di prestigiose istituzioni di ricerca tra cui il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell'Università di Torino, rappresentato dal Prof. Davide Spadaro, l'Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante del Consiglio Nazionale delle Ricerche (sede di Torino), rappresentato dal Dott. Giorgio Gambino, il Dipartimento di Scienze per gli Alimenti, la Nutrizione e l'Ambiente dell'Università di Milano, rappresentato dalla Prof.ssa Francesca Mapelli e il Dipartimento Scienza Applicata e Tecnologia del Politecnico di Torino, rappresentato dal Dott. Stefano Stassi.
Obiettivo principale del progetto è stato l’avanzamento delle conoscenze sul microbioma vegetale, ovvero l'insieme dei microorganismi che per il loro fondamentale impatto sulle piante possono essere considerati "un secondo genoma" che contribuisce a determinare il fenotipo dell’olobionte (pianta più microrganismi ad essa associati). Recentemente c’è stato un notevole balzo in avanti nello studio del microbioma vegetale con la conseguente apertura di nuove frontiere nella scienza delle piante ed un cambio di paradigma nel modo di affrontare importanti problematiche biologiche. Ciò nonostante, molti aspetti restano in larga misura inesplorati. Il presente progetto è stato incentrato sull’uso di piante gnotobiotiche di lattuga e vite e di sistemi "smart" di allevamento per studiare, selezionare e valorizzare la diversità microbica con l’obiettivo di porre le basi per migliorare la crescita delle piante e la loro tolleranza a fattori biotici e abiotici. Tali obiettivi sono stati raggiunti attraverso l'uso di tecniche avanzate e la valorizzazione di competenze scientifiche interdisciplinari che abbracciano la microbiologia, la patologia vegetale, la biologia molecolare, la biochimica, la bioinformatica, l'ecologia microbica, la statistica, la fisiologia vegetale, la biosensoristica, la microfluidica e l'ingegneria.
