Le potenzialità del territorio calabrese in termini di diversità ambientale e presenza di fonti nettarifere fanno dell’apicoltura un settore strategico di grande interesse che, comunque, necessita di essere valorizzato, incentivato e tutelato in tutte le sue declinazioni viste le continue incongruenze e difficoltà che incombono sul mondo apistico. Le ricadute del “lavoro” delle api e degli apicoltori spesso vengono sottovalutate o, ancora peggio, ignorate, dimenticando tutti i servizi eco-sistemici che l’ape domestica, il più nobile dei pronubi, svolge per il comparto agricolo e non solo. Le difficoltà che il settore incontra sono riconducibili a diverse problematiche: cambiamenti climatici, recrudescenza di patologie, perdita di fonti nettarifere, scarsa competitività delle aziende, prezzo del miele in continuo ribasso, ecc.
Le possibili soluzioni a queste problematiche da un lato interessano i decisori politici, e in tale contesto, il mondo apistico e accademico possono fungere da leva affinché le decisioni e gli interventi vengano attuati nel più breve tempo possibile. Dall’altro lato, però, il comparto apistico ha il dovere, e il diritto, di incrementare la competitività, la sostenibilità ambientale anche nell’ottica della transizione ecologica che sta interessando l’Unione Europea. In tale contesto, il Dipartimento di AGRARIA dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, grazie alle risorse del programma annuale 2021/2022 del REG. UE 1308/2013 ha organizzato un seminario dal titolo “Apicoltura nel terzo millennio: esperienze a confronto” che si terrà presso i locali del Dipartimento il 12 Luglio prossimo.
Il Dipartimento di AGRARIA promuove lo sviluppo e il progresso anche del settore apistico attraverso la ricerca e la formazione, l’innovazione e il trasferimento tecnologico, in collaborazione con i soggetti economici e sociali, la cooperazione con Enti di ricerca e Istituzioni nazionali e internazionali. La sensibilità dei Ricercatori del Dipartimento di AGRARIA e la consapevolezza che il settore apistico può rappresentare un volano per l’economia rurale della Calabria, hanno permesso l’attivazione di un corso di Apicoltura e apidologia che verrà erogato proprio a partire dal prossimo Anno Accademico.
Infatti, la condivisione delle informazioni, assume un ruolo centrale in un modo ormai strettamente interconnesso.
L’obiettivo del seminario è quello di concentrare in un unico evento alcune esperienze maturate da ricercatori di alto profilo che operano in diverse realtà territoriali. La Prof.ssa Maria Augusta P. Lima dell’Universidade Federal de Vicosa, UFV, Brasile porterà la sua esperienza di apidologa illustrando le problematiche e le soluzioni che nel suo Paese sono state adottate per mitigare l’impatto dell’ape africanizzata. La Prof.ssa Gaetana Mazzeo, dell’Università degli Studi di Catania, relazionerà sullo stato dell’arte di Aethina tumida, un coleottero parassita degli alveari segnalato per la prima volta proprio dai Ricercatori del Dipartimento di AGRARIA della Mediterranea. Il Prof. Angelo Canale, invece, disserterà sulle tecnologie e metodiche finalizzate al miglioramento qualitativo del polline raccolto dalle api e che rappresenta un prodotto la cui richiesta del mercato è in forte aumento.
