Si è concluso domenica 29 aprile, con l’ultima delle escursioni previste, il corso di Birdwatching tenuto dalla Stazione Ornitologica Calabrese in collaborazione col Parco Nazionale d’Aspromonte e il Dipartimento di Agraria dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria, che è sempre più coinvolto in tematiche legate agli animali selvatici.
Nel corso, che ha visto la partecipazione attiva ed interessata di 65 persone tra studenti, guide naturalistiche e semplici appassionati, sono stati illustrati i primi rudimenti di questa attività che non si configura solo come un semplice hobby, ma può anche assumere risvolti molto importanti per l’ambiente e per la conservazione della biodiversità. Gli uccelli, infatti, sono tra i primi indicatori dello stato di salute del territorio, della qualità dell’aria e dell’acqua, e persino dei cambiamenti climatici. Inoltre le specie osservate sempre meno potrebbero diventare specie in pericolo; ecco che la passione dei birdwatchers può aiutare a censire le specie presenti nel nostro territorio e, soprattutto, può contribuire alla loro conoscenza e tutela. Una cultura diffusa in tal senso, quindi, oltre a diventare fonte di grandi scoperte, conferisce anche un ruolo da protagonista nella protezione e conservazione della natura.