Il seminario di studi ha offerto molti spunti di riflessione ai presenti tutti ed agli studenti, in particolare.
L’introduzione, curata da Giovanni Serra e Davide Pati, refenti di Libera, nella quale è stato esplicitato il ruolo di Libera e l’attività propulsiva di quest’associazione, ha fatto da cornice all’argomento, oggetto di dibattito.
Gli interventi programmati della prof. Nicolosi e del dott. Cortese hanno focalizzato l’attenzione sul bene confiscato evidenziando e suggerendo le modalità di riutilizzo dello stesso.
Da ultimo, il contributo del Sindaco di Ardore che ha evidenziato la paternità dell’iniziativa al fine di coinvolgere la cittadinanza e le istituzioni locali, tra cui l’Università, con l’ausilio dell’esperienza che l’Associazione Libera può fornire, per un riutilizzo sociale collettivo del terreno sottratto alla criminalità organizzata.
In conclusione, l’intervento della referente di Libera nella Locride ha confermato il sostegno dell’associazione e fornito plauso ad iniziative di questo genere.
In buona sostanza, il messaggio che il seminario di studi si è ripromesso di voler trasmettere agli studenti è il seguente: lo Stato sottrae terreni alle mafie e fornisce, attraverso la riallocazione degli stesi. Occasione di sviluppo e crescita nella legalità del territorio, nonché di riscatto per intere comunità. Le attività svolte dalla cooperative sociali (produttive, agrituristiche, didattiche, ecc) sono in grado di creare redditi ed occupazione
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